Perché scegliere la facoltà di giurisprudenza?

Ad oggi la scelta dell’Università da frequentare dopo il liceo è uno dei maggiori dilemmi dello studente all’uscita della maturità. Un tempo frequentare Giurisprudenza dava una certa sicurezza nel post laurea, infatti chi terminava il percorso di studi magistrale aveva poi un impiego “certo” non solo nella professione forense, ma anche in altro. 

Oggi, invece, a differenza del ventennio scorso intraprendere l’avvocatura è un percorso complicato e, di norma, molto lungo, ed accompagnato da una lunga gavetta in studi professionali che spesso, purtroppo, non ripagano del lavoro svolto. 

Per questo è molto importante scegliere lo studio dove svolgere la pratica forense ed instaurare un rapporto di familiarità con il proprio Dominus.

La professione, in ogni caso, resta un fondamentale tassello che connota la società odierna, “senza il diritto ciò che rimane è il caos”. 

Il consiglio del Vicepresidente del CSM Davide Ermini

Davide Ermini ha risposto ad alcune domande rispetto alla scelta della facoltà di giurisprudenza. Il Presidente del CSM Ermini ha risposto che “il diritto e la giustizia corrono necessariamente lungo binari paralleli, il diritto non può mai essere spogliato del riferimento contenutistico alla ragione e alla giustizia, se non a pena di ridurre la legge a una vuota e formalistica etichetta”.

La strada di un neolaureato in giurisprudenza per conseguire il titolo all’abilitazione forense

Il percorso del laureato in giurisprudenza non termina con la laurea, anzi è forse quello il momento in cui inizia. Una volta aver conseguito la laurea ed aver compiuto i 18 mesi di pratica obbligatoria per poter essere abilitato alla professione, l’aspirante Avvocato dovrà superare l’esame di abilitazione forese. L’esame, negli ultimi anni a causa dell’epidemia da Covid, è stato riformato tanto che ora non è più necessario fare una prova scritta ed una orale, ma due sole prove orali: c.d. orale rafforzato. Il praticante Avvocato dovrà dunque superare siffatto esame per poter spendere il titolo di Avvocato in Tribunale e fuori.

Consigli per superare al meglio l’esame di avvocato per l’abilitazione forense

Dopo 5 anni di studi in giurisprudenza, i libri non saranno di certo un problema, per poter prepararsi al meglio all’esame innanzi tutto è necessario conoscerne le modalità di svolgimento, per questo segnaliamo questa guida pratica all’esame di stato. La guida in oggetto è stata redatta dai due giovani Avvocati CEO di Broccardo, una community che vanta oltre 5000 iscritti e che si pone come obiettivo quello di aiutare e facilitare il percorso di studenti, laureati e giovani professionisti in tutte le tappe del loro percorso professionale. 

I consigli che i due giovani Avvocati di 30 e 25 anni hanno sempre promosso è “credere nei vostri sogni e non abbattersi mai dinanzi alle difficoltà che il percorso possa riservare”. 

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