Cosa fare per aprire un negozio di abbigliamento su strada?

In tempo di crisi occupazionale ed economica è diventato difficile trovare un lavoro stabile per andare avanti al meglio. Così, per ovviare alle difficoltà e trovare un’adeguata soluzione ai problemi della vita quotidiana, l’alternativa ideale potrebbe essere quella di intraprendere un’attività ambulante nel settore dell’abbigliamento. Dunque, una vera e propria bottega “a cielo aperto”, con la strada a fungere da negozio. Ormai, infatti, il mondo degli acquisti non è più soltanto la Grande Distribuzione, il centro commerciale o il negozio.

Il commercio itinerante nel settore dell’abbigliamento è in rapida ascesa, riscuotendo un ampio successo tra il pubblico. In molti ultimamente preferiscono gli acquisti sulla bancarella; i mercatini sono luoghi sempre più affollati e presi d’assalto, poiché sono forieri di occasioni irripetibili, soprattutto nel settore dell’abbigliamento. Vestiti di ogni genere (dal casual all’elegante) trovano spazio sulle bancarelle a prezzi davvero abbordabili e la clientela dei “negozi” itineranti cresce sempre di più.

Perché si tratta di un punto vendita “oper air”, si potrebbe pensare che i vincoli da rispettare siano meno stringenti e severi. Infatti, non c’è bisogno di trovare un locale, stipulare un contratto di affitto, né occuparsi delle utenze. Tuttavia, a fronte di questi indiscutibili vantaggi, a prescindere dal fatto che si tratti di un’attività su strada, l’iter burocratico da seguire non è affatto semplice, perché rappresenta di fatto un’attività commerciale in piena regola.

Quali sono i requisiti necessari per aprire un negozio di abbigliamento su strada?

Per prima cosa bisogna dotarsi di un mezzo di trasporto. Generalmente si opta per camioncini, furgoni, ape car o macchine cassonate, perché rappresentano i mezzi ideali per il trasporto della merce e di tutto il necessario per allestire il mercatino (teli, ombrelloni, listelli in ferro…). Dopo aver di organizzato la dotazione di base, sarà necessario preparare le documentazione utile per poter avviare la propria occupazione da ambulante nel settore dell’abbigliamento.

Ci sono dei prerequisiti da soddisfare. Infatti, può avviare un’attività di questo genere una persona fisica, una società di persone (Snc e Sas) e le cooperative. Inoltre, si dovranno avere le giuste qualità morali (fedina penale pulita, nessun processo pendente o in esecuzione, nessun reato e proprio carico), presentare il Documento di regolarità contributiva (DURC), che attesta la regolarità contributiva INPS, INAIL e Cassa Edile e ottenere la licenza amministrativa.

Quali licenze sono necessarie per aprire un negozio di abbigliamento su strada?

Per aprire un negozio di abbigliamento su strada, sarà necessario conseguire una licenza. Ne esistono di due tipi:

Licenza di tipo A. Garantisce il posto fisso all’interno di un mercato per l’occupazione di un preciso suolo pubblico per un arco temporale prefissato (tra i 7 e i 12 anni). la richiesta viene inoltrata al comune di riferimento e, qualora manchi la disponibilità del posto, si dovrà attendere l’anno successivo e la pubblicazione del prossimo bando. Quest’autorizzazione concede un posto anche alle fiere e ai mercati a carattere nazionale;

Licenza di tipo B. Questa viene concessa dal comune di residenza del venditore e permette la vendita su tutto il territorio nazionale, ai mercati e alle fiere. Tuttavia, questo permesso concede di occupare i posti al momento non assegnati ai venditori ambulanti.

Ovviamente, gli obblighi burocratici non sono finiti qui. L’aspirante possessore di un negozio di abbigliamento su strada dovrà immediatamente aprire una partita IVA e procedere con l’iscrizione alla Camera di Commercio, all’INPS (per il versamento dei contributi) e all’INAIL (per la copertura degli infortuni sul lavoro). Espletati tali obblighi burocratici, fiscali e commerciali, si è davvero pronti per aprire un negozio di abbigliamento su strada.