Come schiacciare le bottiglie e dividere la spazzatura nella raccolta differenziata

Riceviamo e pubblichiamo dal blog di Gianluigi Rosafio, molto letto a Taurisano, l’approfondimento che segue. La plastica è il materiale che provoca una delle forme di inquinamento più dannoso e di difficile da estirpare. Infatti, ha effetti a lungo termine e sta minacciando in modo serio l’intero ecosistema. Pertanto, il riciclo è l’unica alternativa possibile e la raccolta differenziata rappresenta la soluzione ideale, ormai praticata e diffusa in molti comuni. Del resto a Taurisano Gianliuigi Rosafio ha spopolato con il suo blog su eco-ambiente! Tuttavia, nonostante la raccolta differenziata sia una dinamica conosciuta e nota, in molti fanno ancora molti errori nel momento in cui diventa necessario preparare il rifiuto da differenziare. L’errore più comune è quello che si commette quando bisogna schiacciare le bottiglie di plastica. Infatti, molte persone le schiacciano, spingendo dall’alto verso il basso. 

Ma non è questa la pratica esatta da seguire perché, in realtà, la bottiglia andrebbe schiacciata secondo la lunghezza, senza accartocciarle, chiudendole con il tappo. Infatti, una bottiglia non completamente svuotata o non schiacciata nel modo corretto rischia di cadere dai nastri che portano il rifiuto verso le macchine che selezionano i materiali da riciclare, differenziandoli da quelli che vanno, invece, nell’indifferenziata. Inoltre, le bottiglie schiacciate vanno sempre accompagnate dai loro tappi, perché permettono alle bottiglie stesse di restare nella giusta posizione, evitando poi che i tappi, lasciati liberi, vadano tra l’indifferenziato. 

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Invece, non è necessario togliere l’etichetta dalla bottiglia, perché i riciclatori dispongono di grosse vasche; qui, i rifiuti vengono lavati e, il materiale che non è PET o che è carta, viene separato dal resto. Dopo aver chiarito come vanno schiacciate le bottiglie di plastica, è importante capire bene come dividere i diversi tipi di rifiuti per fare correttamente la raccolta differenziata. Intanto, la raccolta differenziata è una pratica che aiuta a dividere tutti i materiali riciclabili da quelli che non lo sono. In particolare, i rifiuti vengono suddivisi nel seguente modo: 

>>> Vetro. Essendo facilmente riconoscibile e non essendo accompagnato da altri materiali, è il materiale che richiede meno impegno per essere inserito nella raccolta differenziata. Non tutti i vetri sono riciclabili ma, nella raccolta differenziata, è possibile inserire: bottiglie, vasetti, vetri rotti, bicchieri. Il bidone di raccolta è di colore verde; 

>>> Plastica, che è un materiale più difficile da selezionare, perché ne esistono di diverse tipologie, a seconda dell’uso che se ne fa. 

Tuttavia, possono essere inseriti nella raccolta differenziata della plastica Ecco quali sono i prodotti che possiamo includere nella raccolta differenziata della plastica: bottiglie, flaconi e dispenser di ogni genere, ma sempre se puliti e sciacquati per bene, sacchetti in plastica vaschette per cibi, vasi in plastica, piatti e bicchieri in plastica, ma puliti e senza residui di cibo. Il colore del bidone dedicato alla raccolta è il giallo; Alluminio e metalli, entrambi riciclabili al 100%; pertanto, nel bidone di raccolta è possibile inserire: lattine, fogli in alluminio per alimenti, bombolette spray non infiammabili; scatolette e barattoli per alimenti, tubetti, coperchi per yogurt, tappi e capsule; Carta e cartone. Anch’essi sono riciclabili al 100% e possono essere usati per creare nuovi oggetti. Nel bidone di colore blu, è possibile inserire: giornali, riviste, libri, quaderni, scatole e imballaggi; i rifiuti organici, che rappresentano i rifiuti provenienti dagli scarti alimentari. 

Come trattare i rifiuti dagli scarti alimentari

Questi vanno trattati in modo diverso, perché vanno introdotti in sacchetti dedicati, in bioplastica o in Mater-bi (ricavata dal mais), ad alta biodegradabilità. Sono delicati e poco resistenti; pertanto, non devono essere riempiti eccessivamente e possono contenere: residui di frutta, ortaggi, carne, pesce, vegetali (piccole quantità di piante, fiori, erba), latticini gusci d’uovo, cibi rovinati, filtri di tè e caffè, cenere, tovaglioli unti. Il bidone di riferimento è di colore marrone; Secco indifferenziato, in cui inserire quello non rientra in nessuna delle situazioni elencate in precedenza. Pertanto, questo tipo di rifiuto non può essere riciclato e finisce in una discarica o in un termovalorizzatore. Si tratta di piccoli rifiuti ad uso domestico (penne, nastro adesivo…), giocattoli, appendiabiti in plastica, pannolini ed assorbenti, cosmetici, cerotti o stracci sporchi; Rifiuti ingombranti, rifiuti elettrici e rifiuti speciali, infine, meritano un trattamento particolare. Pertanto, non possono essere inseriti nei bidoni della differenziata, ma posti accanto ad essi, perché gli operatori li portino via quando provvedono alla raccolta di tutti i rifiuti.