Rassegna Stampa Mirko Ravicini e Manutenzione giardino privato

Chi ha un giardino privato all’interno del condominio è tenuto a rispettare determinate regole sulle distanze delle piante, dei cespugli e degli alberi, rispetto al confine. Se non esistono regolamenti o usi locali, il riferimento normativo è l’art. 892 del Codice civile. La distanza minima da rispettare è:

  • Di tre metri per gli alberi di fusto. Sono considerati alberi di alto fusti quelli il cui fusto, semplice o diviso in rami, sorge ad altezza notevole, come sono i noci, i castagni, le querce, i pini, i cipressi, gli olmi, i pioppi, i platani e simili;
  • un metro e mezzo per gli alberi di non alto fusto. Sono considerati tali quelli il cui fusto, sorto ad altezza non superiore a tre metri, si diffonde in rami;
  • mezzo metro per le viti, gli arbusti, le siepi vive, le piante da frutto di altezza non maggiore di due metri e mezzo.

Le distanze indicate tuttavia, non devono essere osservate se sul confine esiste un muro divisorio (proprio o comune), purché le piante siano tenute a un’altezza che non superi la sommità del muro. Al di là della distanza inoltre, i rami e le radici non devono invadere la proprietà altrui. Se i rami invadono la proprietà del vicino, questi può richiederne il taglio, mentre se sono le radici a invadere la proprietà altrui, il vicino può provvedere egli stesso alla recisione. 

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Rassegna Stampa Mirko Ravicini:

Obbligo di manutenzione del giardino privato, a chi spettano le spese?

Riguardo alla manutenzione del giardino in condominio, viene spesso citata la sentenza di Cassazione n. 3666/1994, che ha stabilito che: “alle spese di potatura degli alberi, che insistono su suolo di proprietà esclusiva di un solo condomino, sono tenuti a contribuire tutti i condòmini in proporzione dei loro millesimi di proprietà purché si tratti di piante funzionali al decoro dell’intero edificio e la potatura stessa avvenga per soddisfare le relative esigenze di cura del decoro stesso”.  

Vedi la fonte:

http://www.quotidianocondominio.ilsole24ore.com/art/il-condominio/2015-06-11/piante-funzionali-decoro-come-onere-generale-154839.php?uuid=ABAYlmwD

Il principio tuttavia, ricorda Mirko Ravicini, è applicabile sono in presenza di alcune condizioni:

  • Che l’opera di cura e manutenzione abbia come finalità quella di preservare il decoro del condominio;
  • Che il condominio riconosca agli alberi e alle piante una funzione di decoro dell’intero edificio condominiale;
  • Che non esista una disposizione del regolamento contrattuale che stabilisca un obbligo esclusivo di manutenzione a carico di un condominio ben preciso.

Scrive Mirko Ravicini che il proprietario di un giardino privato quindi può sobbarcarsi le spese per la potatura delle piante o citare in giudizio il condominio, in modo che sia un giudice a stabilire se tali piante contribuiscono al decoro dell’edificio, obbligando di conseguenza gli altri condomini a partecipare alle spese di potatura degli alberi.

Per saperne di più:

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Per manutenzione dei giardini pubblici si intende, per semplificare, lo sfalcio del verde pubblico, dunque in aree comuni e parchi, e la potatura di piante e alberi. Il concetto, però, è molto più ampio e richiede grande competenza e professionalità. La manutenzione dei giardini pubblici, infatti, così come la manutenzione dei giardini privati, è un lavoro che non conosce soste, sempre necessario nel corso di tutte le stagioni, 365 giorni all’anno. 

PUNTO 1: Ecco perché chi si dedica alla manutenzione dei giardini pubblici ha bisogno di offrire un’offerta completa e sempre aggiornata. Esistono grandi aziende private specializzati nei servizi dedicati agli spazi verdi, dalla creazione alla cura e alla manutenzione stessa. In un giardino privato, ad esempio, va studiata la coesistenza di piante ed alberi da frutto, vanno utilizzati gli strumenti giusti per la gestione dei giardini, e per farlo sono necessarie consulenze e interventi di personale qualificato. La realizzazione e la manutenzione di interi giardini e aree verdi sia per i privati che per gli spazi pubblici, dunque, richiede la consulenza di professionisti specializzati e sempre aggiornati. Un esperto in manutenzione dei giardini pubblici, infatti, deve sapere anche far fronte alle emergenze, climatiche e strutturali, e deve saper trovare soluzioni rapide e meno dannose possibile. 

PUNTO 2: Chi vuole approfondire e dedicarsi a questa materia, dovrà studiare l’arboricoltura, che riguarda la teoria e le tecniche per la coltivazione degli alberi, la floricoltura, la fitopatologia, che è quella branca delle scienze botaniche che si occupa di studiare le malattie delle piante. Il manutentore, poi, dovrà fare tanta esperienza sul campo e mostrare la capacità di sapersi costantemente aggiornare. L’esperto in manutenzione potrà, così, diventare punto di riferimento per chi deve allestire spazi verdi, “arredare” giardini privati e pubblici. Esiste, poi, una categoria ancora più specializzata che, nell’ambito della manutenzione dei giardini, principalmente privati, si dedica a migliorare e abbellire location esterne, organizzare eventi speciali e cerimonie con allestimenti unici, senza modificare e andare a intaccare la naturalezza di alberi e piante presenti nel luogo. Per farlo è necessaria una accurata e attenta selezione dei materiali da allestimento, degli eventuali innesti di fiori e piante che si scelgono per l’occasione, con un’attenzione costante a tutti i processi di selezione dei materiali e con una cura maniacale dell’intervento di creazione e manutenzione del giardino privato. 

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