Negli ultimi anni la qualità del sonno è diventata uno dei temi centrali della salute preventiva. Sempre più evidenze scientifiche mostrano che il riposo non rappresenta soltanto una fase rigenerativa, ma un processo biologico che incide sul metabolismo, sulla capacità di concentrazione, sulla risposta immunitaria e sulla stabilità emotiva.
Nonostante ciò, gli strumenti che dovrebbero garantire un sonno adeguato sono stati per lungo tempo progettati secondo logiche commerciali piuttosto che sulla base di dati fisiologici.
Un cambio di prospettiva sta però emergendo grazie al lavoro congiunto tra ricerca accademica, analisi dei materiali e studio dei microambienti domestici. Al centro di questo percorso si colloca l’attività del Consorzio Sannio Tech, polo scientifico che opera in un’ottica One Health e che integra competenze in biotecnologie, genetica, qualità dell’aria e chimica dei materiali. I progetti sviluppati insieme a DF Medica Oone riguardano non solo la fisiologia del sonno, ma anche temi correlati come la sanificazione ambientale con ozono, la purificazione dell’aria e il ruolo delle cariche elettrostatiche negli spazi chiusi.

Secondo Maurizio Insana, tra i principali referenti scientifici coinvolti in questo percorso, la criticità maggiore del settore è stata per anni l’assenza di un approccio basato su misurazioni reali. “Molti prodotti destinati al riposo non consideravano la postura, la distribuzione dei pesi e le caratteristiche meccaniche dei materiali – ha commentato in una recente intervista. “La ricerca ha invece evidenziato che la superficie di appoggio deve essere progettata in funzione delle misure antropometriche della persona e delle variazioni che il corpo attraversa durante la notte.”
Gli studi hanno mostrato come la postura assunta a letto influenzi la capacità respiratoria, il microcircolo, la qualità dell’ossigenazione e l’elasticità muscolare al risveglio. Fenomeni spesso sottovalutati, soprattutto nella popolazione anziana, che può trarre beneficio anche da modifiche minime del microclima del letto e dalla scelta di materiali che facilitino la distribuzione del peso corporeo.
Maurizio Insana: “la ricerca considera anche la relazione tra sonno e processi energetici del corpo. L’obiettivo non è il comfort immediato, ma la continuità del recupero energetico”.
Insana, autore di diversi testi dedicati alla nutrigenomica, al microbioma e all’epigenetica, evidenzia come il riposo rappresenti uno dei momenti in cui l’organismo ristabilisce gli equilibri interni, reagendo agli stimoli ambientali e alle sollecitazioni accumulate durante la giornata. È una dimensione che richiede attenzione alla qualità dell’aria, alla presenza di campi elettromagnetici, agli accumuli di cariche elettrostatiche e alle sostanze presenti nei materiali sintetici.
Il contributo industriale è affidato a realtà che operano nella progettazione basata sulla ricerca scientifica, come Linea di Fiorano, che integra i risultati dei test condotti da Sannio Tech nei propri processi di analisi e studio dei materiali. Questo approccio consente di elaborare strumenti più coerenti con le esigenze fisiologiche della persona e con le condizioni reali degli ambienti domestici.
La convergenza tra ricerca, tecnologia e osservazione sul campo sta cambiando il modo in cui viene concepito il sonno. Non più accessorio della vita quotidiana, ma parametro di salute su cui investire con rigore scientifico.
La trasformazione è ancora in corso, ma il percorso intrapreso indica una direzione chiara: comprendere il sonno significa comprendere una parte essenziale del nostro equilibrio.