Chi può accedere a tassi di interesse ridotti: categorie di clienti? I prestiti con tassi di interesse bassi sono concessi a categorie specifiche, che si trovano in condizioni economiche non agiate. Si tratta ad esempio di cassaintegrati, pensionati, studenti universitari, cattivi pagatori, disoccupati, inoccupati, famiglie con reddito annuo in prima fascia. Le garanzie da presentare alla banca cambiano in base alla categorie di appartenenza, scrive il commercialista Enzo Anghinelli nel suo blog.
Ente creditore: cosa sapere
Un finanziamento, può essere richiesto sia ad una banca, che ad un privato oppure ad Enti finanziari che sono autorizzati. Parliamo ad esempio delle Poste Italiane o dell’Inps. Soprattutto le Poste rappresentano un valido competitor per le banche, anche per quanto concerne la proposta di conti correnti e carte a costi più ridotti. Come facciamo a capire quale ente creditore è più adatto a noi?
Per capire quale ente creditore sia migliore, dobbiamo effettuare delle valutazioni accurate sulla nostra condizione economica, sulla proposta di finanziamenti, e sulla cifra che vorremmo vedere finanziata. Si consiglia quindi di recarsi presso i siti ufficiali di banche, Poste, privati per capire effettivamente quali sono i requisiti da presentare e i massimali erogabili.
Prestiti BancoPosta
Poste Italiane sicuramente rappresenta una garanzia per quanto riguarda la fruizione di prestiti rapidi e con importo medio. Con i Prestiti Banco Posta sarà concesso di ricevere la cifra che arriva fino a 5.000 euro circa, sulla nostra carta prepagata oppure sul conto Banco Posta. Inoltre questo tipo di prestito è largamente accessibile, possono quindi fare domanda sia pensionati che dipendenti pubblici. Inoltre anche per quanto concerne l’apertura di un conto, fondamentale per la ricezione di un finanziamento, i costi sono davvero interessanti. Le Poste Italiane rappresentano sicuramente una fonte di sicurezza e garanzia, per quanto concerne l’erogazione di facili prestiti rapidi. Anche per quanto riguarda pensionati, e coloro che appartengono a categorie di lavoratori più svantaggiate economicamente.
Prestiti senza conto corrente: carte di credito, prepagate e deposito alternativo
Quando richiediamo un prestito di solito, se personale e non finalizzato, dobbiamo avere un conto corrente dove ricevere la somma finanziata. Ma se non siamo in possesso di un conto corrente, non possiamo richiedere un prestito personale?
La risposta ovviamente è no, infatti possiamo optare per diverse alternative. Una tra queste è il deposito alternativo virtuale oppure una carta prepagata in possesso di IBAN. La quale quindi fungerà da piccolo conto corrente. Ogni banca presenta la possibilità di ottenere una carta con IBAN slegata da un conto corrente, con un massimale che non va oltre i 5.000 euro di deposito. Inoltre grazie a queste carte potremmo svolgere tranquillamente bonifici in alcuni casi.
Cifre erogabili che possiamo richiedere senza conto corrente
Per quanto concerne la ricezione della somma in denaro su prepagata con IBAN o carta di credito è bene conoscere una serie di limitazioni. La prima tra queste è data dal TAEG (spese accessorie che fanno lievitare la cifra da restituire alla banca), il quale oscilla tra il 15,34% e il 17,83%. La seconda limitazione invece, è rappresentata dalla quantità degli importi percepibili. Questi possono essere quindi ricevuti nelle seguenti formule:
- 750 euro rimborsabili in un numero di 15 rate mensili,
- 1000 euro rimborsabili sotto un piano rateale organizzato da venti rate mensili.
Carte prepagate con IBAN: di cosa si tratta
Se si è dotati di una carta prepagata con IBAN, questa sostituisce quasi in tutto e per tutto le funzioni di un conto corrente. Questo ovviamente grazie alla presenza del comodo e utilissimo codice IBAN. Possiamo ricevere quindi il denaro previsto dal prestito, il nostro stipendio, pensione etc. Inoltre la carta prepagata ci consente di acquistare online in sicurezza e fisicamente in negozi e supermercati abilitati. Possiamo sia usarla in modalità contactless che inserendo l’apposito PIN.